Cos’è il reflusso faringo-laringeo?
Il termine reflusso, che deriva dal greco, è riferito in questo caso al flusso retrogrado del contenuto gastrico , ed in particolare dei succhi gastrici, nei distretti laringo-faringei. Il reflusso può verificarsi durante il giorno o durante il sonno anche se il soggetto che soffre di reflusso laringo-faringeo non ha mangiato niente.
Non tutte le persone che soffrono di reflusso laringo-faringeo lamentano disturbi quali acidità o disturbi della digestione. Infatti molti di questi pazienti non lamentano alcun disturbo ed in questi casi si parla di “reflusso silente”.
Questo si verifica perché i succhi gastrici che refluiscono attraversano molto velocemente l’esofago per cui non determinano la meglio conosciuta sindrome da reflusso gastro-esofageo (GERD) che determina la sensazione di bruciore retrosternale tipica dell’esofagite erosiva.
Da cosa posso sospettare la presenza di un reflusso faringo-laringeo?
In effetti la maggior parte dei reflussi laringo-faringei non sono “silenti” ma piuttosto si manifestano con una sintomatologia che difficilmente viene messa in relazione con il reflusso stesso.
Il “mal di gola” cronico, la necessità di “raschiarsi” la voce e la gola, la tosse cronica (di durata maggiore di tre settimane), la sensazione di “qualcosa fermo” in gola, il cosidetto bolo faringeo, sono tutti sintomi che possono accompagnarsi al reflusso laringo-faringeo. Naturalmente la sensazione di bruciore retrosternale può periodicamente associarsi ad i sintomi sopra riportati.
Quali esami permettono di identificare il reflusso faringo-laringeo?
Quando il paziente o il medico di famiglia sospettano la presenza di un LPF è opportuno che il paziente si sottoponga da una visita otorinolaringoiatrica per escludere altre patologie o patologie associate responsabili degli stessi disturbi. Lo specialista può poi indirizzare il paziente verso gli esami che permettono di confermare o escludere tale patologia.
La pH-metria esofagea delle 24 ore, la Radiografia dell’esofago dopo assunzione di mezzo di contrasto (Bario) e l’esofago-gastroscopia sono gli esami principali. Il primo esame permette di vedere quante volte ed in quali occasioni si verifica un reflusso. Il secondo indaga il meccanismo della deglutizione mentre il terzo permette di vedere direttamente se esistono lesioni esofagee o gastriche e di escludere la presenza di un’ernia iatale cioè del migrare di una porzione dello stomaco nella cassa toracica.
Si tratta di esami dolorosi?
No, al massimo si possono definire fastidiosi. La pH-metria consiste nel posizionare una piccola sonda flessibile attraverso il naso in modo che raggiunga lo stomaco. La sonda è collegata ad un piccolo computer che viene portato con una cintura alla vita e che registra costantemente l’acidità ai diversi livelli delle vie aero-digestive.
Per eseguire la radiografia con mezzo di contrasto bisogna deglutire una sostanza densa che sa di gesso.
L’esofago-gastroscopia è l’esame più fastidioso perché si fa passare una sonda, di calibro maggiore della precedente, attraverso la bocca fino alo stomaco: comunque viene eseguita dopo assunzione di una anestetico per contatto e dopo blanda sedazione.
Come si cura il reflusso faringo-laringeo?
Il trattamento del reflusso laringo-faringeo dovrebbe sempre essere individualizzato, e sarà lo specialista di vostra fiducia a suggerirvi il trattamento più adatto. In generale sono tre i trattamenti principali del reflusso laringo-faringeo:
Modifica delle abitudini di vita e della dieta per ridurre il reflusso
Somministrazione di farmaci che riducano l’acidità gastrica
Interventi chirurgici che prevengano il reflusso
In alcuni pazienti con reflusso laringo-faringeo modificare come e quando mangiano, e assumere farmaci antiacidi da banco può essere sufficiente ma ciò non lo è nella maggior parte dei casi. Sarà il medico di fiducia ad indicare il trattamento più adatto sulla base degli esami di cui si è parlato precedentemente.
Consigli generali per chi soffre di reflusso faringo-laringeo
Se fumi, smetti. Il fumo favorisce il reflusso e dopo ogni sigaretta si verifica del reflusso laringo-faringeo
Non indossare abiti troppo stretti in vita.
Non sdraiarti dopo mangiato. Aspetta almeno tre ore prima di andare a letto.
Assumi una dieta a basso contenuto di grassi. Limita le carni rosse, il burro e i formaggi, le uova ed evita i cibi fritti.
Limita il cioccolato (rilassa lo sfintere gastro-esofageo inferiore!)
Limita la menta
Limita la caffeina (soprattutto caffè, tè e coca cola)
Limita le bevande alcoliche (soprattutto la sera) e quelle molto gasate
Solleva di 10 cm i piedi del letto in testa
Avrò bisogno di curare il reflusso faringo-laringeo per sempre?
Molti pazienti con reflusso laringo-faringeo hanno bisogno di cure periodiche, altri di cure continue. Alcuni guariscono completamente per a mesi o anni , ma possono avere delle riprese.
In un certo qual modo avere un reflusso laringo-faringeo è un po’ come avere la pressione del sangue alta, trattato non causa problemi di rilievo, ma senza trattamento può rivelarsi una patologia seria o anche pericolosa.
Ai soggetti con un reflusso severo (specie se dovuto a ernia iatale) o a quelli che non possono assumere farmaci antiacidi può essere consigliato l’intervento chirurgico di plastica del fondo gastrico.
Che tipo di problemi può causare il reflusso faringo-laringeo?
Il reflusso continuo e severo per molti anni può causare problemi molto seri, a carico della voce (laringite cronica), dell’apparato respiratorio (bronchiti e asma), a carico dell’apparato digerente (cancro dell’esofago), della gola (cancro della laringe e dell’ipofaringe).
I bambini possono soffrire di reflusso faringo-laringeo?
Si, disturbi dell’apparato respiratorio del neonato e del bambino possono essere causati o peggiorati dal reflusso laringo-faringeo. Il problema principale è che nei bambini non è facile porre il sospetto diagnostico di reflusso faringo-laringeo.
Nei bambini con disturbi cronici dell’apparato respiratorio o della voce andrebbe comunque escluso il reflusso faringo-laringeo